Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

21 gennaio 2018

Giunto al Punto Zero

Ho vissuto un'esperienza molto intensa: per una notte intera sono rimasto sveglio, pienamente lucido, con gli occhi spalancati, mentre tutta la mia vita mi scorreva davanti.
Una visione estremamente lucida di come a partire dal trauma iniziale della separazione da mia madre, tutta la vita non è stata altro che un costruire una difesa contro quel dolore.
Ho visto tutta la distanza che ho messo dall'altro, tutto il mio trincerarmi dietro a maschere, il mio stare su un piedistallo, il creare identità su identità, il mettere un muro alle emozioni e al sentire, il creare mondi spirituali...in modo da non essere toccato dall'altro, ossia ferito dal rifiuto e dall'abbandono.

Ho visto tutto questo scorrermi davanti in una chiara visione, una comprensione estremamente lucida della mia vita, dalla nascita al presente. 
E mentre scorreva, tutto cadeva e andava in pezzi. Tutto si azzerava, ridotto in cenere.

Ne sono uscito a pezzi, come mai mi era capitato, e con la consapevolezza che quella vita è finita. Non c'è più possibilità di costruire nulla sopra quel dolore iniziale; quella ferita primaria non può più essere evitata, nascosta o sostituita. E' li, davanti ai miei occhi come in quella notte, e non posso che guardarla e accoglierla con compassione.

Sapevo da molti anni tutto questo, lo avevo letto in decine di libri e ascoltato da altrettanti maestri, ma un conto è saperlo, un conto è viverlo. Incontrarlo ti spacca dentro, ti fa veramente a pezzi, ma anche ti libera da una tensione pazzesca, e soprattutto ti integra, ti rende nuovamente integro.

Giunto al punto zero, non resta che vivere. Fine delle storie, fine delle strategie, fine delle finzioni.
Si vive, con la consapevolezza di questa ferita primordiale e di come siamo tutti uguali su questo piano. Sono 'umano', comune, ordinario. Porto una ferita dentro che forse non potrà mai essere sanata. E' la firma della vita, il segno del battesimo, e il simbolo della mia umanità.

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