Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

19 marzo 2013

Afferra l'Io

Questa espressione è un modo di dire. Non è possibile afferrare l'io - chi afferra che cosa?
Però ci indica la direzione. L'io è sfuggente, sempre in secondo piano, distaccato e ad una certa distanza dalla realtà percepita. Come un controllore di volo, osserva ciò che accade e crea ordine e controllo. Finché rimane l'Io, rimane tutta la separazione che percepiamo. Tutto il mondo così come lo conosciamo appare per via dell'Io che si separa e dà un nome ad ogni cosa.
L'io è la sorgente di tutta la separazione e di tutto il dolore che percepiamo. E' il centro della mente, il punto di arrivo delle percezioni e il punto di partenza della soggettività.
Afferrare l'Io significa coglierlo. Esso è in secondo piano ma possiamo rivolgere lì la nostra attenzione ed essere consapevoli di questo io. E' una sensazione precisa di 'me', di io che osservo il mondo. Una volta afferrato occorre tenerlo perchè è sfuggente. E' un continuo addestramento che conduce ad una meta precisa: il suo dissolvimento e la comprensione che l'io e tutta la separazione sono illusori. Allora finalmente giunge la vera pace.

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