L'effetto è destabilizzante. Ti guardi dentro e non ti trovi. Eppure tutta la struttura corpo-mente continua a funzionare. Però tu non ci sei. Non trovi il tuo centro solito, quello a cui sei abituato, che riconosci appena sveglio la mattina. Quel centro non c'è più, e con esso sono scomparsi tutti i suoi modi di essere, i suoi modelli di adattamento, ciò che definiamo 'personalità'.
Dall'esterno nessuno forse si accorge della differenza, o forse sì, perchè sei più calmo, paradossalmente più centrato, ma dentro non c'è più nessuno. Una sedia vuota.
Sono sparite tutte le nevrosi, gli affanni, le preoccupazioni, le ansie e le paure della mente. Tutto scorre più serenamente proprio perchè 'tu' non ci sei.
Un'esperienza del genere fa paura all'ego perchè è la sua morte. Nessuno si avvicina all'Illuminazione di propria volontà. E' qualcosa di più profondo, un richiamo interiore, che ci spinge a sperimentare qualcosa che non comprendiamo e che non ne vediamo l'utilità. E' l'anima stessa che sente questo richiamo e desidera 'tornare a casa'. Questo richiamo alla fine vince le nostre resistenze e ci lasciamo andare verso questa esperienza.
Ancora una cosa: una volta scomparsi, non si ritorna più. All'inizio del percorso l'Illuminazione è solo un breve istante, un attimo in cui non ci sei e poi torni. Ma se vai avanti, allora arriva il punto in cui non si torna più indietro. L'Io si dissolve per sempre, e sei libero.
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